La lettura è un varco che aspetta di essere scovato. Non si muove, né si cela ai nostri occhi. Sta lì, in attesa di essere raggiunta. Anche in piena vista, però ci sfugge, quando non siamo pronti a superare la sua soglia. E allora sbiadisce leggermente, si rimpicciolisce, passa inosservata. Ma se la cerchiamo e apriamo la mente per coglierla, si manifesta forte in qualsiasi momento e vibra di intensità al nostro avvicinarci.
Ogni passo risuona potente, ogni scelta che facciamo per avvicinarci alla lettura illumina quel varco magico e misterioso.
Non sappiamo mai cosa troveremo al suo interno, ma l’incanto che tesse la tela di quella porta pulsa di eccitazione e di scoperta, di rivelazione e di trasformazione.
C’è una certa ribellione, nel dirigersi verso la lettura.
Per farlo salutiamo ciò che conosciamo e ci avviamo in zone ignote che contengono innumerevoli crocevia dalle strade in penombra. Finiamo in chissà quante dimensioni sconosciute, ricolme di parole e di emozioni, di amici ancora da conoscere e di paure da affrontare.
Siamo indomite anime, che non smettono di perlustrare. E siamo coraggiose, quando decidiamo di superare il varco.
Dopotutto cosa possiamo aspettarci da una soglia, che freme per un segreto da rivelare?